Se non ora, quando? di D. Omenetto

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Il rischio di essere “ripiegati su se stessi” o, se volete, essere concentrati solo sull’oggi, è reale, sta nell’ordine naturale delle cose. Come Partito, non solo dobbiamo evitarlo ma, anzi, cogliere ciò che oggi, e queste ultime settimane ci insegnano,  per essere, nello scenario politico del Paese, “forza proponente rivoluzionaria”, dove per rivoluzionaria si intende la capacità innovativa e di svolta rispetto allo status quo precedente al virus.

E vale per la quasi totalità degli assetti istituzionali, economici, sociali, perché nulla sarà come prima e ciò significa che o prevarrà, in modo ancor più rilevante di quello che già oggi rappresenta, la destra sovranista e la sua visione del mondo o una nuova Sinistra, capace di proporre, nel nostro tempo, una visione della società, oltre che dei rapporti internazionali, dove l’attualizzazione dei principi storici della Sinistra vengono declinati, aggiornati e rapportati al mondo di oggi.  

E allora una forte presenza dello Stato nei settori produttivi,  scientifici e della ricerca; un deciso impegno strategico per l’ambiente, la sua salvaguardia e  prevenzione; l’accentramento ed il rafforzamento della sanità pubblica; un deciso attacco alle burocrazie a tutti i livelli attraverso una semplificazione spinta; un posizionamento, in Europa, radicalmente contrario alle logiche finanziarie finalizzate al solo mantenimento del potere del sistema finanziario stesso; una profonda riduzione delle tasse sia per gli strati più deboli che per il costo del lavoro; un imponente piano di investimenti in opere pubbliche non solo infrastrutturali; la finalizzazione delle risorse non sulla base di bonus o una a tantum ma di investimenti in innovazione tecnologica o di integrazione ad un lavoro, seppur di “basso” livello, ma che lavoro sia e non assistenzialismo. 

Il fatto di essere, ora, un piccolo Partito non ci esime, ma anzi ci deve spronare, a lanciare la sfida per andare oltre, per costruire una nuova Sinistra di Governo che abbandoni definitivamente la lunga, troppo lunga, fase di liberismo riformista che ha permeato gli ultimi decenni. Se non ora, quando?

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