Eliski; Accossato-Omenetto (Articolo Uno Piemonte): «Il via libera indiscriminato agli elicotteri in montagna è la prova che si è superato il senso del limite».
«La soluzione trovata dalla Lega piemontese in materia di eliski è la prova che alcuni hanno totalmente perso il senso del limite. Le nuove regole volute dalla Giunta Cirio affossano un equilibrio che avevamo trovato con fatica, capace di tutelare l’ambiente montano, il turismo, e l’economia che genera, senza trasformare le montagne in un gigantesco luna park – sono le parole di Silvana Accossato, responsabile ambiente di Articolo Uno Piemonte e già presidente della Commissione Ambiente del Consiglio regionale. «Abbiamo lavorato a lungo su questo tema negli scorsi anni – ricorda Accossato – trovando un accordo attorno a una serie di limitazioni che contenevano la pratica dell’eliski, a partire dal divieto nei giorni festivi. Ora, per accontentare l’ingordigia di pochi, perché poche sono le persone coinvolte anche se grandi gli interessi economici, il governo regionale ha deciso di infischiarsene delle opinioni della gran parte dei cittadini, arrivando a un liberi tutti sgradito a tanti e contrario al bene comune. Questo atteggiamento aggressivo nei confronti dell’ambiente alpino ha dietro una concezione della montagna che non possiamo accettare e che la renderà più inospitale per chi ci vive, per chi si occupa di mantenere in ordine quei territori, per coloro che tutelano l’ambiente e il suo ecosistema fatto di anche di animali, e per la stragrande maggioranza dei turisti che amano praticare la montagna con ritmi lenti e soggiornando a lungo nei comprensori alpini della nostra Regione». «La proposta Marin è il segno che non c’è più il concetto di limite: quando si parla di montagna occorre considerare il tema della sicurezza, dell’autorità delle cime più alte e della loro inviolabilità. Permettere il volo indiscriminato – conclude Dario Omenetto, segretario di Articolo Uno Piemonte – non farà che acuire quella sottovalutazione dei pericoli che già oggi ha moltiplicato i turisti in infradito e in tenuta da spiaggia che mettono a rischio la loro incolumità in alta quota». |